AwArtMali
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DAI RISCHI DELLA MIGRAZIONE IRREGOLARE ALLE OPPORTUNITÁ DI SVILUPPO IN MALI

La campagna di comunicazione TAMA365 entra in una nuova fase.

Mali (Cercle de Kati) – dicembre 2019, dall’inizio del progetto AwArtMali è passato esattamente un anno, 365 giorni pieni fatti di incontri, di ascolto, di relazioni, di comunità e di attività di comunicazione. Un progetto di cooperazione allo sviluppo forse diverso dagli altri ma con un obiettivo forte: sensibilizzare i giovani maliani sui rischi della migrazione irregolare e sulle opportunità di sviluppo socio-economico già presenti in Mali o che si possono costruire mettendo insieme le forze migliori e più attive. Strumento necessario per raggiungere lo scopo, è una campagna di comunicazione multicanale che utilizza media differenti per fini diversi: uno spot radio, affissioni per sensibilizzare sui rischi, un blog per raccogliere storie, condividere testimonianze ma soprattutto trovare informazioni, un’applicazione mobile per informare il più largo pubblico, ma soprattutto i più giovani, sulle opportunità a cui possono oggi accedere trovandosi in Mali. In questo momento il progetto si trova nel punto di passaggio dalla fase dedicata alla sensibilizzazione sui rischi a quella incentrata sulle opportunità.

A tal proposito in questi giorni una delegazione italiana, composta da Simone Foresi, capo progetto e coordinatore (Tamat NGO); Paolo Saglia, fotografo dell’agenzia di comunicazione e partner di progetto Giusti Eventi e Andrea De Georgio, giornalista e documentarista freelance esperto in Africa Occidentale, (valutatore esterno di progetto), si trova in Mali sia per monitorare che valutare i risultati della prima fase della campagna, sia per preparare il terreno e dare l’avvio alla seconda fase.

La delegazione ha quindi visitato i posti in cui la campagna di sensibilizzazione è stata lanciata, ha partecipato insieme alla équipe di animazione della ONG di sostegno locale Le Tonus (che cura la diffusione della campagna sul terreno) a momenti di sensibilizzazione molto importanti, come quello con il Liceo Mamby di Kati dove sono stati incontrati e sensibilizzati più di 300 ragazzi. Un’esperienza caratterizzata da forte emozioni e testimonianze dirette sulla quotidianità dell’esperienza migratoria. Una vera e propria lezione di vita, un momento di riflessione su quello che è la migrazione irregolare con tutti i problemi ad essa collegati. Da questa azione è nato un dibattito e allo stesso tempo un momento di condivisione tra studenti, docenti e preside che hanno raccontato la loro personale esperienza rispetto al tema. Inoltre, una ragazza ha letto una lettera rivolta direttamente al Ministro dei maliani all’estero perché possa tenere in conto di più il futuro dei giovani maliani e fare in modo che possano avere una vita dignitosa nel loro paese senza dover partire: emigrare spesso comporta dei rischi, anche morire. Un dolore per chi parte e per chi resta.

Andrea de Georgio ha inoltre partecipato, come ospite esperto in società africane e tematiche migratorie con uno speciale sulla migrazione, a una trasmissione radio molto seguita nelle zone interessate dal progetto. Inoltre, il 20 novembre si è tenuto il terzo dei cinque atelier di progetto creati per discutere e porre le basi per la nascita di opportunità di sviluppo in Mali, attraverso la condivisione di opportunità reali per i giovani. Questo perché la migrazione è un problema che riguarda i giovani maliani tutti i giorni.