AwArtMali
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Una ricerca sul campo per la realizzazione di una comunicazione efficace contro il traffico di esseri umani e promuovere condizioni di vita dignitose in Mali

Proseguono le attività del progetto AwArtMali. Nel mese di marzo si è lavorato all’implementazione del Work Package 2

Prossimo passo la realizzazione di una campagna di comunicazione per informare circa i rischi della migrazione gestita dai trafficanti, i canali di migrazione alternativi e le opportunità presenti nel Paese.

Si è appena conclusa la ricerca sul campo (Work Package 2) del progetto AwArtMali (affidata alla Fondazione ISMU) preparatoria alla realizzazione di una campagna di comunicazione che informi i maliani circa i rischi della migrazione gestita dai trafficanti e le opportunità presenti nel Paese. La ricerca ha avuto l’obiettivo di identificare il target della successiva campagna, le sue caratteristiche, le motivazioni, i bisogni e le modalità di accesso ai media e alle informazioni. La ricerca è stata elaborata attraverso una raccolta di dati presso testimoni privilegiati, istituzioni, associazioni e persone che operano nel campo della migrazione in Mali. Con alcune interviste svolte dai ricercatori dell’ISMU sono stati raccolti racconti e testimonianze direttamente nelle comunità locali maliane. Sulla base dei dati e delle indicazioni emerse si potrà procedere a costruire la campagna di informazione per la popolazione maliana che sarà organizzata dal partner Giusti Eventi, agenzia specializzata nella comunicazione nel settore no-profit e in campagne sociali, in diretta collaborazione con un’agenzia di comunicazione maliana che garantirà lo sviluppo dei prodotti della campagna secondo le reali esigenze del target di riferimento nel territorio operativo del Mali. Parallelamente sarà avviata la produzione di un video-documentario propedeutico alla costruzione dello spettacolo teatrale itinerante che sarà messo in scena in 20 diversi villaggi maliani.

Le attività appena concluse costituiranno, dunque, la base di conoscenza per lo sviluppo del successivo (Work Package 3), il piano strategico della comunicazione che permetterà lo sviluppo di un piano operativo della Campagna che sarà monitorato lungo tutto il percorso.

Le Missioni si sono svolte in Mali nel territorio circostante il centro di di Kati, cittadina alla periferia della capitale Bamako nella regione di Kulikoro. Il team di ricercatori ISMU, coordinato dal professor Caselli e di cui fanno parte i ricercatori Luca Merotta, Giorgia Papavero, Tamara Ferrari, Sara Martinez Damia e Francesco Marini, ha lavorato su diversi livelli. Il primo in Italia, raccogliendo dati quantitativi sulla presenza maliana in Italia e intervistando le diaspore maliane e i soggetti istituzionali di rappresentanza. Il secondo, durante la missione svoltasi dal 9 al 17 marzo e coordinata da Luca Merotta, ricercatore di ISMU, con incontri e interviste a interlocutori chiave (attori istituzionali e agenzie internazionali) utili a raccogliere il loro punto di vista e approccio al problema delle migrazioni in Mali. La terza, durante la missione, svoltasi dal 23 marzo al 1 aprile a cura di Tamara Ferrari e Sara Martinez Damia, tramite interviste e contatti diretti con la popolazione in 10 villaggi. In questa fase della ricerca sono stati rilevati in diretta le motivazioni e i meccanismi delle persone proprio per indagare le prospettive di chi intraprende il viaggio di migrazione approfondendo anche il livello di consapevolezza sui rischi e di informazione sulle reali prospettive di sviluppo e crescita anche nel proprio paese. Tra le persone intervistate ci sono autorità politiche locali, autorità religiose, responsabili di associazioni culturali e politiche, responsabili di circoli giovanili, responsabili di istituzioni scolastiche, responsabili di ONG attive localmente su tematiche relative a migrazione e alla condizione giovanile. La ricerca ha analizzato la situazione attuale in Mali e le scelte che spingono a partire. Le missioni si sono svolte con grande soddisfazione dei ricercatori per l’accoglienza ricevuta e il supporto organizzativo di LE TONUS.

Un’altra sezione specifica della ricerca è stata condotta in Spagna dal partner INSTRATEGIES con l’obiettivo di raccogliere informazioni e dati da appartenenti alla diaspora maliana in Spagna, o da organizzazioni o soggetti pubblici che lavorano con migranti africani. Dati e informazioni saranno proverranno interviste dirette fatte nel febbraio e marzo 2019 raccogliendo da parte dei migranti considerazioni sulla situazione in Mali, sulle ragioni della decisione di trasferirsi all’estero e affrontare il viaggio in Europa e sull’attuale situazione dei maliani in Spagna.

I risultati di questo complesso lavoro di ricerca permetteranno sia di aprire una discussione sugli strumenti, le politiche e le azioni da sviluppare per una migliore gestione della migrazione in Spagna, in Italia e in Europa, sia fornire elementi di conoscenza per sviluppare adeguati strumenti di sostenibilità e concrete opportunità da poter offrire ai potenziali migranti in Mali anche attraverso il progetto AwArtMali.

Il progetto AwArtMali mira a creare consapevolezza in merito ai rischi della migrazione tra la popolazione del Mali e i migranti dei paesi limitrofi in transito dal territorio maliano e informarli sulle opportunità economiche disponibili per loro in Mali. Si tratta di un progetto finanziato dalla DG Home Affairs, DG Home Affairs, Migration and Security Funds, Financial Resources and Monitoring, Union actions attraverso il fondo Asilo Integrazione e Migrazione (AMIF), che vede come capofila Tamat, Ong impegnata da 20 anni in progetti di cooperazione internazionale e decentrata, in partnership con alcune realtà italiane come Fondazione ISMU (Istituto di studi sulla Multietnicità), l’agenzia di comunicazione Giusti Eventi specializzata nella comunicazione su progetti del Terzo Settore e No-Profit e l’Associazione culturale Teatro Farneto. Aderenti al progetto anche due partner spagnoli, attivi nella promozione di opportunità per migranti in Spagna, Congenia e Intrategies, e l’organizzazione no profit cipriota per la ricerca e lo sviluppo Cardet, specializzata nelle applicazioni tecnologiche nella formazione e informazione in favore delle persone migranti.